Mettiamoci in gioco

ieri sera presso il Chiostro di S Agostino di Pietrasanta si è svolta una serata dedicata al gioco d’azzardo patologico, organizzata dalla ASL 12. Dopo i saluti dell’ormai  l’ex assessore Lora Santini. nel corso della  serata hanno partecipato una 50 di persone, quasi tutti addetti ai lavori. Rileviamo che benchè i medici di famiglia fossero stati invitati, hanno preferito disertare la serata. Gli interventi della serata sono stati tutti interessanti, il Dott. Intaschi si è soffermato sulla parte piu scientifica della patologia,  ricordando che il gioco d’azzardo patologico è stato inserito nel nuovo DSM 5,Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la bibbia degli psichiatri e di come questa patologia possa cambiare il cervello, soffermandosi su quali sono le aree interessate.

Cio’ che ha colpito di piu’ è stato l’intervento di Don Armando Zappolini che credo possa essere considerato un vero esperto del settore, da anni si batte per regolamentare il gioco d’azzardo, con la campagna  Mettiamoci in gioco. Don Armando ha posto l’accento sugli interessi che si celano dietro il gioco d’azzardo, e su come questa dipendenza ricade anche in termini di costi sulla sanità pubblica.
Molto interessanti alcuni interventi degli alcolisti anonimi con qualche testimonianza diretta. L’associazione Libera. Anche il PCA ha fatto la sua parte, in particolare sull’organizzazione della serata. Valentina Torri Psicologa,  una delle responsabili del nuovo sportello Pietrasantino ha parlato del progetto, che ricordiamo è stato finanziato dalla Credito Cooperativo della Versilia e Comune di Pietrasanta. A breve lo sportello d’ascolto dovrebbe partire grazie anche ad uno stage finanziato dalla banca e Comune di Pietrasanta, sarà la neo laureata Alberti Francesca che si prenderà cura degli eventuali utenti.
Nel corso della serata è stato ricordato ai presenti la difficile e contraddittoria situazione del PCA, dove da una parte ci chiedono di fare prevenzione dall’altra manca l’attenzione finanziaria.
infine volevo aggiungere qualche mio pensiero. Premesso quanto sopra mi pare di capire che la ludopatia rientra a pieno titolo nelle dipendenze, ultimamente ho notato che c’è un attenzione morbosa su questa tematica, facendo passare quasi in secondo piano le altre dipendenze, inoltre mi pare che sono stati stanziati dei fondi apposta per combattere questa malattia; mi chiedo, perché non lo hanno fatto anche per le sostanze psicoattive dei fondi apposta? Non vorrei che questa attenzione è dovuta all’accaparramento di questi fondi.  Se ho capito bene, mi pare che il finanziamento promesso al PCA dalla Regione , venisse  in soccorso attingendo proprio da questi fondi, bloccati poi dalla codacons (vedi articolo).
Come associazione DDT, chiediamo ai vertici del Gruppo SIMS in particolare al Presidente Luca Bonci, di porre fine a questa pantomima a queste promesse fatte dal Dott. Fabio Michelotti (EX Direttore SDS)Direttore Maurizio Varese. SETTORE DIPARTIMENTALE DELLE DIPENDENZE  ad oggi non mantenute, pertanto riteniamo che sia giunto il momento di vedere quando il PCA sia necessario per il nostro territorio, la nostra proposta è di fissare una data, fine ottobre, per sospendere il servizio.
Tuttavia,  una serata interessante dal punto di vista formativo, inutile dire che mancavano i protagonisti, i cittadini, gli esercenti le famiglie, questo credo sia una criticità. Molto spesso si sottovalutano questi problemi e quando si interviene di solito è troppo tardi.
alle prossime.

Chi non gioca vince

Lunedì mattina presso la sala del Credito Cooperativo della Versilia che ha finanziato in parte il progetto, con il contributo del Comune di Pietrasanta 
(assessorato alle politiche sociali) verrà presentato un progetto sperimentale sul problema del gioco patologico. 
Purtroppo, oggi complice anche la grave crisi finanziaria che attraversa il nostro paese, molte persone sono cadute nella porta girevole del gioco d'azzardo, 
spesso coinvolgendo anche le famiglie che in qualche caso sottovalutano il problema.
Ad oggi non ci sono dati locali certi sul fenomeno, in quanto nei servizi c'è un continuo turnover, anche perché spesso non viene percepita come una malattia 
patologica e recidiva. Tuttavia, c/o il Serd di Viareggio sono circa 150 le persone che hanno chiesto sostegno.
Lo scopo del progetto sarà quello d'informazione,sostegno,ma sopratutto di monitoraggio del nostro comune per capire se c'è un reale bisogno di uno sportello di supporto.
Cogliamo anche l'occasione per ricordare il lavoro del PCA con interventi a bassa soglia, tra cui scambio di siringhe, promuove l'uso del preservativo, 
test HIV rapidi e infine informazione diretta e unità di strada. 
Inoltre il Progetto "Mangi chi ha fame" unico nel suo genere dove Utenti e cittadini insieme raccolgonno generi alimentari per i nostri concittadini e non!!
Inoltre la boutique Solidale.
Sul piano politico, chiediamo maggiore sensibilità da parte degli amministratori comunali, prendiamo spunto da una delibera del Comune di Napoli 
che disciplina questo tipo di attività. leggi
L'equipe sarà formata dai medici specialisti del PCA Dott.ssa. Valentina Torri, Dott.ssa Lavinia Rossi, Dott.ssa Mata Hernandez Belen - in collaborazione con il SERD di Viareggio (Dott.ssa Aglietti Mirella), da uno Psicoterapeuta Simone Lenzoni, infine, una neo laureata Dott.ssa Alberti Francesca 
(tesi propio sul fenomeno del gioco) per fare formazione sul campo.